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24-05-17

L’adrenalina che uno sport come il pattinaggio è in grado di regalare è unica. E la passione del pattinatore Mikel Alzueta, proveniente dalla regione spagnola di Navarra, è altrettanto difficile da eguagliare. Da oltre un anno Focke Meler sponsorizza questo sportivo trentenne, vicecampione di pattinaggio a livello nazionale nel pattinaggio di velocità sui 100 metri.

La sua passione per questo sport è testimoniata inoltre dalle lezioni che Mikel, che di mestiere fa il tecnico dedito al controllo qualità, insegna ad altri pattinatori. Focke Meler, che è impegnata nel supporto al mondo dello sport e al valore del gioco di squadra, fornisce a Mikel Alzueta tutto l’aiuto di cui ha bisogno per raggiungere i propri sogni in questo sport di nicchia.

Mikel, quando hai iniziato a dedicarti al pattinaggio?

Pattino sin da quando ero bambino: avevo solo 8 anni quando ho indossato per la prima volta i pattini. All’inizio mi vergognavo, ma dopo che i miei genitori mi hanno iscritto a un corso estivo ho iniziato ad appassionarmi sempre di più a questo sport.

Al momento, sei il vicecampione spagnolo di pattinaggio di velocità nella categoria 100 m. Quali sono le capacità necessarie per arrivare così in alto? Quali sacrifici hai dovuto realizzare perché il tuo sogno diventasse realtà?

L’anno scorso sono diventato vicecampione di Spagna nei 100 m, e il pattinatore che mi ha sconfitto si è poi laureato campione del mondo. Per ottenere risultati di questo tipo è necessaria soprattutto costanza e duro lavoro ogni giorno, oltre a fiducia in sé stessi e nei propri mezzi. In realtà, non direi di stare facendo sacrifici, perché mi impegno in un’attività che adoro e lo sforzo non mi pesa. Quando ho vinto la medaglia d’argento, nel corso degli ultimi campionati nazionali, sono stato molto felice di vedere che tutto il lavoro che avevamo fatto in precedenza aveva dato i suoi frutti.

Quali sono le tue sfide per il futuro?

Come minimo eguagliare il risultato dell’anno scorso… anche se credo di potermi migliorare. Proverò a classificarmi ancora una volta ai primi posti nella prova dei 100 m e spero di ottenere buoni risultati anche nelle altre prove!

Qual è la corsa o la competizione più dura alla quale hai mai preso parte?

Senz’ombra di dubbi la doppia maratona alla quale ho partecipato nell’ambito del mondiale in Colombia: 84 chilometri percorsi all’incirca in tre ore. Al termine della gara ero stanco ma felice, perché molti miei avversari si erano ritirati col passare dei chilometri a causa della lunghezza del tracciato e del caldo soffocante.

Pattini, lavori, sei maestro di pattinaggio… Come fai a conciliare la pratica agonistica di questo sport e la tua attività lavorativa?

Oltre a pattinare, faccio lezione a un gruppo di bambini e lavoro come tecnico del controllo qualità per un’azienda. A volte mi fermo a pensare e mi viene in mente che se il pattinaggio fosse famoso come altri sport (per esempio, il calcio) potrei vivere della mia attività sportiva; senz’altro questo sarebbe un sogno, poiché se potessi dedicarmi esclusivamente al pattinaggio potrei allenarmi in tutt’altra maniera e rilassarmi di più!

Che cosa significa per te la sponsorizzazione di Focke Meler, azienda dedicata allo sviluppo di sistemi per l’applicazione di adesivi?

Da un lato, un ottimo aiuto economico che mi sostiene nel mio impegno per centrare gli obiettivi che mi prefiggo all’inizio di ogni nuova stagione. Il pattinaggio è uno sport piuttosto caro, poiché i materiali, i viaggi e gli allenamenti sono molto costosi. Dall’altro, è stimolante sapere che un’azienda come Focke Meler ha deciso di investire parte del proprio budget in uno sport quale il pattinaggio.

Come hai conosciuto Focke Meler?

Grazie al pattinaggio: un fan mi ha messo in contatto con l’azienda. È molto difficile ottenere una sponsorizzazione, poiché il pattinaggio è uno sport di nicchia; tuttavia, si sta pian piano espandendo e chi viene a vederlo se ne innamora, perché è uno sport pieno di emozioni e adrenalina.

La regione della Navarra è sempre di quelle in cui il pattinaggio ha un’eco e una risonanza maggiori. Come mai in questa regione l’amore per il pattinaggio è così forte?

Credo che in parte sia dovuto al fatto che nella regione di Navarra ci sono sempre stati pattinatori di alto livello.

Consiglieresti ai bambini di praticare questo sport?

Certamente! È uno sport molto divertente, che aiuta a sviluppare le abilità motorie, tra cui l’equilibrio, e a creare una grande coesione di squadra: ci divertiamo molto assieme! Basterà che vengano ad allenarsi un giorno e sono sicuro che non vedranno l’ora di tornare. Questa è la ragione più importante per avvicinarsi al mondo del pattinaggio, a mio parere.

Negli ultimi tempi pare che il pattinaggio stia acquisendo un’importanza sempre maggiore; i praticanti di questo sport, sia professionisti sia alle prime armi, crescono di anno in anno. Qual è, secondo te, il modo migliore di avvicinarsi a questo sport?

Il pattinaggio è uno sport che cattura le persone che vi si avvicinano, in quanto è possibile fare grandi miglioramenti con sforzi anche ridotti. Le persone vengono attratte in particolar modo dal clima positivo che si genera fra chi pratica questo sport e dalla sua spettacolarità. Per molti aspetti, si tratta di uno sport simile al motociclismo, in quanto è uno sport di velocità estremamente adrenalinico, in particolare durante le gare. Per tutte queste ragioni, consiglio a chiunque di provare il pattinaggio, perché è un’attività che piace a tutti! Almeno, io e molti altri ci siamo innamorati di questo sport… perché non dargli almeno una chance?

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